Oggi a Roma la grande manifestazione per la pace, ma siamo sicuri che è veramente la pace ciò che vogliono?
Tutta la sinistra aderisce alla manifestazione per la pace convocata per oggi a Roma, ma le posizioni sono talmente distanti che sarà impossibile definire con chiarezza quali siano le richieste e gli obiettivi di questo evento.
La verità è che tutti sono alla spasmodica ricerca di visibilità, in una lotta per posizionarsi un passo avanti agli altri nel cuore dell’elettorato di sinistra. Eppure basterebbero poche semplici domande ai partecipanti per far emergere tutta l’ipocrisia che si cela dietro queste bandiere per la pace.
La prima: «Siete favorevoli all’invio di armi all’Ucraina?».
La seconda: «La chiusura del conflitto dovrà prevedere il ritiro della Russia dai territori occupati oppure no?».
La terza: «L’Italia deve mantenere la posizione della Nato di ostilità alla Russia, oppure prendere una posizione di equidistanza dalle parti in conflitto?».
Queste domande riceverebbero risposte diametralmente opposte dai vari leaders politici che oggi si ritroveranno a passeggiare per le vie di Roma all’ombra delle bandiere arcobaleno, tra qualche slogan contro la Nato, altri contro Putin, altri ancora – c’è da scommetterlo – contro il Governo Meloni.
Fabrizio Gareggia 