Dopo il via libera al MES la sinistra mostra il suo vero volto: patrimoniale, imposta di successione e cartelle esattoriali. Nel momento più difficile per l’Italia arriverà il colpo di grazia per consegnare il nostro risparmio privato alle casse di Bruxelles.
La Sinistra italiana è anti-italiana e nemica della democrazia. Non bisogna di certo guardare troppo indietro per trovare conferme a questa tesi, mi limiterò solo a ricordare le parole di Giorgio Napolitano che, nel 1956 difese l’invasione dell’Ungheria da parte dell’Unione Sovietica di Chruščёv, quando 200.000 soldati russi e 4.000 carri armati repressero nel sangue la rivolta contro la dittatura, lasciando dietro di loro 1.200 morti e un numero imprecisato di prigionieri politici.
I figli di quella sinistra oscurantista e liberticida siedono ancora oggi nel nostro Parlamento, ammantati da abiti di sartoria, acquartierati tra i fregi e gli stucchi dei palazzi romani. Li distingui dai borghesi ormai solo per la capigliatura un po’ trascurata, per la barba di qualche giorno e per l’aria di superiorità che si sprigiona non appena aprono bocca.
Loro, i detentori della verità assoluta, continuano quell’opera iniziata settant’anni fa da Napolitano: l’idea è la rivoluzione comunista, l’odio sociale, il pauperismo (degli altri, non il loro, s’intende), la distruzione delle Istituzioni democratiche e repubblicane che ostacolano la piena e totale sottomissione dell’Italia alla dittatura.
Questa volta però, non vogliono farci sottomettere alla Russia, ma all’Europa.
Boldrini, Orfini, Fratoianni, questi sono i nuovi anti-italiani. Dovendo circoscrivere questa mia riflessione all’ambito fiscale, mi asterrò da qualsiasi considerazione sulla «presidenta» Boldrini e mi concentrerò sul tandem delle meraviglie Orfini-Fratoianni, quelli che nel giugno del 2019 salirono a bordo della Sea Watch della «capitana» Carola Rakete per testimoniare il loro appoggio al nuovo traffico di schiavi.
Oggi Orfini e Fratoianni hanno presentato un emendamento alla legge finanziaria per introdurre la tassa patrimoniale: in questo periodo di crisi, di contrazione dei redditi, quale modo migliore per distruggere l’Italia che introdurre una tassa che colpisce i patrimoni?
E visto che questo è l’andazzo, la maggioranza di governo pensa anche a reintrodurre la tassa di successione.
E se qualcuno si salva da questo attacco frontale di artiglieria fiscale, le truppe di Agenzia Entrate Riscossione sono pronte al rastrellamento casa per casa con 31 milioni, dico 31 milioni, di cartelle esattoriali.
Qual è l’effetto di questa morsa a tenaglia? Quella di renderci più poveri, di svalutare il patrimonio privato degli Italiani, rendendo anti-economica la proprietà privata con tasse insostenibili, rendendo anti-economica e insostenibile qualsiasi iniziativa privata con la minaccia delle cartelle esattoriali.
Le uniche cose che fino ad oggi hanno salvato l’Italia dal default sono state il risparmio privato, nel quale è ricompreso ovviamente anche il controvalore del patrimonio immobiliare dei cittadini, e la miriade di partite iva che ogni mattina sfidano la sorte.
Questi sono anche i bersagli della sinistra che vagheggia una società di uguali nella povertà, sottomessi al comitato centrale, titolari di diritti sulla carta, ma privi del diritto fondamentale che è la libertà.
Una volta che avranno tolto di mezzo i piccoli imprenditori, i professionisti, l’odiata borghesia, una volta che avranno ridotto i nostri risparmi da risorsa a fardello insostenibile, gli invasori troveranno le porte dell’Italia spalancate.
Questa volta, però, non ci saranno carri armati nelle strade come nell’Ungheria del ’56, ma tanti euro-burocrati che taglieranno la nostra spesa sociale, sanitaria e previdenziale. Uccideranno gli Italiani senza sparare un colpo.