Coprifuoco in Lombardia, Lazio e Campania. Papa Bergoglio apre alle unioni civili e dice che i Gay hanno diritto ad una famiglia. Intanto il Governo ne fa un’altra delle sue: si potrà licenziare per ragioni economiche pagando una somma di denaro allo Stato. La Azzolina se ne frega del virus e oggi parte il concorso per gli insegnanti con migliaia di candidati.
Il coprifuoco in Lombardia, Lazio e Campania è realtà.
Con modalità diverse da regione a regione, in Lombardia, Lazio e Campania i cittadini saranno messi agli arresti domiciliari per tutta la notte. La misura riguarderà tutti, anche se era stata presentata per frenare la movida notturna che sembra essere – da giorni – l’unica responsabile della diffusione del contagio da coronavirus. Ovviamente non è così, ma la propaganda di regime preferisce dipingere i giovani come degli idioti e scaricare addosso a loro tutte le responsabilità, proprio per nascondere le responsabilità del Governo e dei suoi gravissimi errori, fatti di ritardi e omissioni.
Si doveva ampliare il numero di posti in terapia intensiva e assumere più medici e infermieri, ma nulla è stato fatto nonostante si sapesse bene che ci sarebbe stata una seconda ondata. Nulla si è fatto per i trasporti pubblici, dove la gente viaggia senza distanziamento, in particolar modo i ragazzi che vanno a scuola. Arcuri ha perso tempo con i banchi a rotelle, ma si è dimenticato di fare la gara per le terapie intensive e la Azzolina non trova niente di meglio da fare che un concorso con 65 mila candidati, ma in casa non si può stare in più di sei persone.
Il Papa e le unioni civili.
Papa Bergoglio apre alle unioni civili: “Anche i gay hanno diritto ad una famiglia”. Questa è la frase che avrebbe pronunciato il Papa ad un regista che sta realizzando un docufilm sulla sua vita. La notizia sta ovviamente rimbalzando in ogni parte del mondo, per altro proprio oggi che la Chiesa celebra San Giovanni Paolo II, uno dei Papi più amati della storia che spese la sua vita e il suo pontificato contro il Comunismo, per le famiglie e per i giovani.
Sono passati solo 15 anni dalla morte di Wojtyla, ma se le parole di Bergoglio fossero confermate si dovrebbe concludere che della Chiesa del Papa polacco non c’è più traccia: Papa Francesco, infatti, ha un feeling particolare con il regime comunista cinese e apre con forza alle famiglie gay.
Licenziamento covid, basta pagare.
Il blocco dei licenziamenti durante l’emergenza covid sarà ben presto superato. Il Governo, infatti, si appresta a rimuovere il blocco e lo fa alla sua maniera: annunci, caos, smentite, norme sciocche e alla fine chi ci rimette sono sempre i cittadini.
In sintesi: se l’azienda ha usufruito della cassa integrazione potrà licenziare a partire dal 16 novembre. Dal gennaio 2021 si tornerà alle regole normali. Per adesso però si potrà licenziare pagando una sorta di multa alle casse dello Stato, per le famose “politiche attive del lavoro”, quelle che non funzionano da decine di anni per intenderci.
Una scelta folle: si penalizza come al solito il piccolo imprenditore che ha tirato la cinghia e fatto il suo dovere. Infatti si finirà per agevolare le grandi multinazionali che hanno beneficiato degli ammortizzatori sociali e che hanno disponibilità economiche per i licenziamenti a pagamento. I piccoli imprenditori, che magari non hanno richiesto la cassa integrazione, versando gli stipendi di tasca propria nonostante il calo del fatturato, oggi hanno esaurito ogni disponibilità economica.