Luca Palamara continua a mandare messaggi trasversali chiarissimi a chi lo ha messo sulla graticola.
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Accettare un’intervista televisiva da Giletti è forse il messaggio più chiaro: Palamara non solo ha chiarito che se parla lui “viene giù tutto”, ma ieri sera ha dimostrato che è pronto a farlo.
Dalla sua viva voce capiamo che lui è la punta dell’iceberg:
“Individuare me come male assoluto potrebbe fare comodo a qualcuno”. Ma il “sistema delle correnti non l’ho inventato io”.
Luca Palamara
A chi si rivolge Palamara? In primo luogo potrebbe parlare ai vertici delle altre correnti che in questa fase stanno cercando di scansare lo scandalo.
Sicuramente i destinatari sono anche quei politici, o quella parte politica che lo ha investito del ruolo di “guida” del partito del magistrati, come lo definisce oggi “La Verità”.
Nell’intervista di ieri sera non è emerso null’altro che questo messaggio, se non una difesa cavillosa che non sposta di un centimetro l’opinione che tutti ci siamo fatti di questa vicenda.
Questa degenerazione della magistratura non si risolve con una riforma organizzativa del CSM, perché come ha confermato Alfonso Sabella, il problema è etico:
Autonomia e indipendenza della magistratura sono un dovere non un diritto.
Alfonso Sabella