Lo scandalo degli affidamenti illegittimi messo in luce dall’inchiesta ANGELI E DEMONI, nonostante i tentativi di insabbiamento da parte dei media, sta portando alla luce una realtà sconcertante.
L’ipotesi di un sistema che pilotava gli affidamenti di minori, sottratti alle famiglie naturali con accuse false per affidarli a strutture compiacenti a costi esorbitanti, sembra non essere circoscritto alla Val D’Enza in Emilia Romagna. In questi giorni, infatti, sto ricevendo numerose segnalazioni di genitori che mi espongono fatti relativi anche ad altre regioni e che destano molte perplessità.
Ogni caso è unico e non è possibile dare indicazioni generali: occorre rivolgersi ad un legale per tutelare i propri diritti.
Tuttavia c’è un metodo infallibile per scoprire se l’affidamento è sospetto o meno.

Come diceva Giovanni Falcone, bisogna “seguire i soldi”: occorre rivolgersi al Comune per chiedere quanto spende per l’affidamento del minore, perché se le somme sborsate dall’amministrazione sono eccessive, sicuramente dietro c’è del marcio.
Per questo ho predisposto un modulo che ogni genitore può compilare e presentare al Comune che ha in carico il minore: ai sensi della legge 241/90 l’amministrazione dovrà rispondere entro 30 giorni all’istanza, comunicandoci i dati richiesti.
Qui è possibile scaricare il modulo: Istanza accesso atti