Venerdi 16 novembre ho partecipato all’Assemblea Pubblica del Comitato per la Difesa dell’Acqua e dell’Aria di Bevagna raccogliendo le preoccupazioni di tanti cittadini sulla qualità delle acque e per la scarsa manutenzione degli alvei dei fiumi che attraversano il nostro territorio.
Alla riunione, oltre al Sindaco di Bevagna Annarita Falsacappa, erano presenti i consiglieri del M5S Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari e i rappresentanti della USL e dell’ARPA Umbria. Presente anche l’Arch. Alfiero Moretti, Direttore Generale di territorio, paesaggio, protezione civile, infrastrutture e mobilità della Regione Umbria.
Sono stati affrontati diversi temi e dopo un’ampia discussione è emersa la necessità di attivarsi tempestivamente rivedendo l’ordine delle priorità nella gestione di questa che si sta dimostrando una vera e propria emergenza.
Da un lato, infatti, occorre intervenire per la la salvaguardia dell’ambiente, minacciato da sversamenti illeciti e da una gestione non corretta dei deflussi minimi vitali dei corsi d’acqua. Dall’altro lato, come i recenti fatti di cronaca ci ricordano, la manutenzione degli alvei fluviali – particolarmente degradati – è un irrinunciabile presupposto per prevenire esondazioni ed alluvioni, sempre più frequenti per la tropicalizzazione del nostro clima.
Questo è il testo del mio intervento:
Ringrazio dell’invito il Comitato.
Con voi mi ero già incontrato nel 2015, quando nel corso di una riunione, molto dinamica e costruttiva, avevamo discusso della necessità di installare delle centraline di monitoraggio sulla qualità delle acque del Timia.
Da allora sono passati tre anni e le centraline non sono ancora state messe in funzione. Il Sindaco di Bevagna ha spiegato chiaramente che il ritardo non dipende dalla mancanza di volontà, ma dalle lungaggini burocratiche che rallentano l’attività dei Comuni.
Io sono pienamente d’accordo con lei.
Quando si verifica uno sversamento illecito, però, l’autore del reato non deve chiedere autorizzazioni: scarica liquami nel fiume, magari nottetempo o durante una pioggia abbondante e, nel giro di pochi istanti ha concluso la sua attività.
Con questo voglio dire che l’inquinamento dei corsi d’acqua è una situazione straordinaria che per essere fronteggiata richiede interventi e procedure straordinarie. Per questo la Regione deve metterci in condizione di operare con la massima celerità, dotando i comuni delle risorse necessarie.
Ciò che dobbiamo assolutamente evitare è che si riproponga lo schema stantio in cui c’è l’associazione ambientalista che lancia l’allarme, le istituzioni e le autorità di controllo che forniscono dati rassicuranti e i cittadini sfiduciati che si rassegnano all’inevitabile.
E’ necessario ridefinire le priorità e intervenire tempestivamente ed efficacemente, evitando di attribuire responsabilità generiche: questo stato di cose è frutto di scelte sbagliate operate da soggetti ben identificati o identificabili ai quali è arrivato il momento di presentare il conto.
Il Comune di Cannara è pronto a supportare la vostra attività e vuole essere parte attiva nella salvaguardia dell’ambiente.
A presto.
Confluenza Topino – Timia